LEGGE E CONTRATTAZIONE COLLETTIVA IN EUROPA: verso nuovi equilibri?
DOI:
https://doi.org/10.26843/mestradodireito.v3i2.112Palavras-chave:
Legge, Contrattazione colletiva, Europa, Nuovi equilibriResumo
Il presente articolo cerca di evidenziare i molteplici punti di vista da cui esaminare nella dimensione comparata il mutamento del rapporto tra legge e contrattazione collettiva. Innanzitutto vengono studiate le tendenze comuni ad un’alterazione dell’integrazione funzionale tra legge e contrattazione collettiva, cioè, un mutamento qualitativo e quantitativo. In seguito, oltre le tendenze comuni, evidenziamo anche l’acuirsi delle differenze tra sistemi nazionali, nonché gli interventi legislativi di attacco alla contrattazione nazionale/settoriale indotti dalla nuova governance europea. Successivamente studiamo la rifondazione del rapporto tra legge e contrattazione collettiva attraverso la ripartizione delle sfere di competenza, nonché gli interventi legislativi sull’efficacia del contratto collettivo, ossia, le misure di riduzione dell’ultrattività e dei meccanismi di estensione. In seguito evidenziamo gli interventi legislativi sulla rappresentanza dei soggetti negoziali, cioè, la misurazione della rappresentatività, gli accordi maggioritari ed i nuovi soggetti abilitati a stipulare l’accordo aziendale. Dopodiché studiamo anche le correzioni imposte ai meccanismi nazionali di regolazione salariale. In conclusione, discutiamo verso quali equilibri si va riconfigurando il rapporto tra legge e contrattazione collettiva, cioè, sul tramonto del contratto collettivo come atto normativo a portata generale e la sua esclusiva funzionalizzazione a strumento di gestione a livello aziendale.